Se mi seguite da un pò sapete come io sia letteralmente amante delle leggende, della mitologia e della storia. Hanno a mi modesto parere un piccolo fondo di verità e, soprattutto rendono meno noiosa questa vita. Sanno raccontare con un pizzico di magia e sotto metafora quello che la mente umana non sempre riesce a vedere e capire. Sempre secondo me…
Molte sono davvero romantiche e appartengono solo a un popolo, come LA LEGGENDA DEL FILO ROSSO.
Mentre studiando questa ho scoperto che davvero in tanti popoli ne parlano, una la racconto qui
.
Di base è che IL Sole e La luna erano innamorati, uno dell’altro.
Si incontrarono per caso un giorno ma, si innamorarono perdutamente uno dell’altro.
A quei tempi il mondo doveva ancora nascere ma, l’Universo ( o Dio o uno degli Dei ) decise che la loro luce era così particolare che doveva illuminare il giorno per il Sole e, la notte per la Luna.
Iniziarono a viere in solitudine fingendo di essere felice il Sole e la luna invece che non nascondeva la sua tristezza.
Un giorno il Sole chiese all’universo “Grande Universo, aiuta la Luna, per favore, lei è più fragile di me, non sopporterà la solitudine”.
E l’Universo nella sua infinita bontà creò le stelle per tenere compagnia alla Luna. La Luna quando è molto triste ricorre all’aiuto delle stelle, che fanno di tutto per consolarla, ma quasi sempre non ci riescono.
Tutt’oggi loro vivono così, separati.
Il Sole finge di essere felice, e la Luna non riesce a nascondere la sua tristezza.
Il Sole caldo di passione per la Luna e Lei nell’oscurità della solitudine.
Il desiderio dell’Universo era che la Luna dovesse essere sempre piena e luminosa, ma lei non riusciva ad esaudirlo, perché in quanto femminile, nella sua Vita ha delle fasi: quando è felice riesce ad essere piena e luminosa, ma quando è triste è calante, e quando è calante non è nemmeno possibile vedere la Sua brillantezza.
Luna e Sole seguirono il loro destino, Lui solitario e forte, Lei in compagnia delle Stelle delicata.
Gli umani cercarono in tutti i momenti di conquistarla, come se questo fosse possibile.
Ogni tanto alcuni uomini la raggiungono ma ritornano sempre soli, nessuno di loro è mai riuscito a portarla fino alla Terra, nessuno di loro l’ha veramente conquistata, anche se pensavano di averlo fatto.
L’Universo così decise che nessun Amore in questo mondo fosse del tutto impossibile, neanche quello tra la Luna ed il Sole ed è stato allora che creò l’eclissi.
Oggi Sole e Luna vivono nell’attesa di quell’istante, unico momento raro che gli è stato concesso.
Quando guarderemo il cielo e vedremo il Sole nascondere la Luna è perché sdraiandosi su di Lei, incominciano ad amarsi.
La brillantezza della loro estasi è così grande che gli occhi umani non possono guardare l’eclissi, gli occhi potrebbero rimanere accecati nel vedere tanto Amore e tanta oscurità, perché è nell’oscurità che si crea l’amore e la vita, e nella brillantezza della passione che si consuma l’estasi.
Ma ne esiste una più diversa che fra il Titano Elios ( Dio-Titano del Sole) o Apollo e Selene ( DEa Greca della Luna).
Secondo la tradizione, Helios rappresenta il leggendario Dio del Sole, il cui splendore illuminava la terra con la sua carrozza dorata trainata da quattro possenti cavalli. Al contrario, Selene era la Dea della Luna, che con il suo argenteo fulgore accompagnava le notti degli antichi Greci. Questi due miti antichi narrano delle disavventure e delle avventure di questi potenti divinità, il cui ruolo fondamentale nell’antica Grecia andava oltre la semplice luce che proiettavano nel cielo, ma rappresentava anche i cicli della vita, la nascita e la morte, il giorno e la notte.
Nella mitologia greca, la Luna era considerata una divinità chiamata Selene, La Splendente. Era ritenuta una figura celeste di grande importanza, essendo la sorella del Sole (Helios) e dell’Aurora (Eos), nonché figlia del Titano Iperione. Gli antichi Greci attribuivano alla Luna una grande bellezza e la consideravano una fonte di luce notturna.
Nella mitologia greca questo amore andava a scavare nell’anima.
Infatti il mito del carro del Sole, presente nel dialogo platonico Fedro, è un’illustrazione metaforica della filosofia di Platone riguardo alla natura dell’anima. Questa metafora spiega la reminiscenza, cioè la teoria secondo cui l’anima esisteva in un mondo delle idee prima di nascere nel corpo, e attraverso la conoscenza può ricordare e raggiungere la saggezza. Il mito del carro alato rappresenta la virtù della temperanza, sostenendo che l’anima razionale deve dominare le sue passioni e i suoi istinti per raggiungere la vera conoscenza e l’illuminazione spirituale.
Ma l’amore fra il sole e la luna a mio avviso è anche il simbolo sia del rispetto delle peculiarità del nostro amato ma, anche e soprattutto un viaggio alla riscoperta di se stessi e dell’amore per se stessi.
Adorato da quasi tutti i popoli antichi, infatti il Sole simboleggia la saggezza, l’amore e l’intelletto. In senso più ampio, il Sole rappresenta la parte maschile e si erge a simbolo dell’origine e della ragione che porta luce ove domina il buio e illumina l’intelletto. La Luna, invece, rappresenta l’oscurità e la mutabilità delle forme.
Espressione del lato femminile, la Luna rappresenta la figura materna che si palesa con il suo movimento crescente e calante regolatore dei ritmi naturali.
Il movimento della Luna si contrappone a quello del nostro astro in cui la sua dinamica è puramente assiale, seguendo la corrispondenza Sole-Spirito-Fuoco.
E tu, cosa credi si rispecchia in te?
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